Fotovoltaico sui tetti: negata l’installazione se degradano l’ambiente

Per negare l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio, bisogna dare la prova dell’assoluta incongruenza delle opere rispetto alle peculiarità del paesaggio. E comunque la prova non coincide con la semplice visibilità dei pannelli da punti di osservazione pubblici.

Lo ricorda il Tribunale amministrativo regionale del Veneto (Tar) – con sentenza del 13 settembre 2013, n.1104 – in riferimento a un progetto di ampliamento di un edificio residenziale, diretto a realizzare una sopraelevazione e il rifacimento del tetto a due falde. Un progetto che ha previsto sulla superficie di una falda, la collocazione di 30 pannelli fotovoltaici e di 8 pannelli solari termici destinati a fornire acqua calda alle unità abitative.

È boom in borsa per le companies delle rinnovabili

Un recente studio (Cleantech Industry Performance 2013) di Ernst & Young ha rilevato che il settore cleantech, rinnovabili, globale nell’ultimo anno fiscale è cresciuto più o meno di 26 miliardi di dollari. Lo studio ha analizzato 424 companies che comprendevano solo quelle che hanno ottenuto più della metà del valore del loro business dell’energia pulita ed ha riscontrato che impiegano queste aziende ad aprile impiegavano in totale 512.500 persone e che in tutto avevano una capitalizzazione di mercato di 170 miliardi dollari, il18% in più rispetto allo stesso periodo del precedente anno fiscale.

IFI: «Poca chiarezza nella gestione degli incentivi»

Il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato torna a parlare di fotovoltaico. Progetto del ministero è quello di dilazionare a trent’anni (a fronte degli attuali venti) il pagamento degli incentivi.

Il comitato IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane) esprime scetticismo. Il livello degli incentivi è sempre stato troppo generoso: «Soprattutto tra il II e IV conto energia – spiega il presidente IFI Alessandro Cremonesi – l’eccessiva remunerazione dell’investimento nel fotovoltaico è andato ad appannaggio totale degli speculatori, dei prezzi di dumping. Il tutto a scapito di una crescita progressiva nella direzione virtuosa della generazione distribuita».