Nel 2013 il fotovoltaico per la prima volta supererà l'eolico

Un’analisi di Bloomberg New Energy Finance (BNEF), “Wind and PV Market Outlooks – 3° trimestre”, prevede che nel 2013 l’eolico a livello mondiale toccherà quota 35,5 GW di nuova potenza installata (1,7 GW offshore incluso) e per la prima volta sarà superato dal solare fotovoltaico che avrà una nuova potenza annuale di 36,7 GW circa.

Insomma, si prevede un netto calo dell’eolico rispetto al 2012, pari a circa il 24%, che si contrappone a una crescita di circa il 17% del fotovoltaico. Lo scorso anno, infatti, l’eolico aveva registrato una potenza installata di 46,6 GW e il fotovoltaico di 30,5 GW. In entrambi i casi si trattava di due record.

Fotovoltaico: sistemi di accumulo vietati sugli impianti incentivati

Se un impianto fotovoltaico ha già avuto accesso agli incentivi statali non è possibile modificarlo installandovi anche un sistema per l’accumulo di energia. Il chiarimento arriva dal GSE che ha voluto in questo modo rispondere a diverse richieste di informazioni sull'argomento.

Si legge nella nota pubblicata sul sito GSE:
Ai fini della corretta erogazione degli incentivi, non è consentita alcuna variazione di configurazione impiantistica che possa modificare i flussi dell’energia prodotta e immessa in rete dal medesimo impianto, come ad esempio la ricarica dei sistemi di accumulo tramite l’energia elettrica prelevata dalla rete.


In un tono che non lascia spazio a fraintendimenti, il Gestore dei Servizi Energetici sottolinea che in caso di irregolarità da parte del responsabile dell’impianto, accertate durante una verifica effettuata dallo stesso GSE, saranno applicate sanzioni, che potrebbero prevedere anche la perdita degli incentivi e la restituzione delle somme già riscosse.

Detrazione Irpef 50% anche per lampade, materassi e condizionatori

Non solo mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza. La detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie è applicabile anche all'acquisto di lampade, materassi e condizionatori. A precisarlo, in una circolare datata 18 settembre 2013, è l’Agenzia delle Entrate, che ha chiarito i termini dell’agevolazione introdotta dal Decreto legge numero 63 del 4 giugno scorso.

A proposito del tipo di mobili che possono godere dello sgravio, l’Agenzia scrive:
Rientrano tra i “mobili” agevolabili, a titolo esemplificativo, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Fotovoltaico e sistemi di accumulo: l'Italia risparmierà 500 mln anno

I sistemi di accumulo sono il futuro del fotovoltaico e in Italia permetterebbero un risparmio annuo complessivo di 500 milioni di euro. Questi i dati presentati da ANIE Energia in “Residential Electrical Storage Systems” il primo studio fatto per l’Italia che mette in risalto i vantaggi di un impiego diffuso delle batterie per il fotovoltaico anche per impianti residenziali.


Grazie ai sistemi di accumulo vi sarebbe un notevole aumento dell’autoconsumo di energia fotovoltaica: si passerebbe dal 30 al 70%, con vantaggi rilevanti sia per i proprietari degli impianti, sia per il sistema elettrico.

Fotovoltaico: la Cina imporrà dazi anti-sovvenzioni sul polisilicio americano

Vi ricordate la polemica tra Unione europea e Cina sulle sovvenzioni ai componenti in polisilicio dei pannelli solari cinesi che favorivano la competitività dei produttori cinesi? E vi ricordate come Pechino (riuscendo a spuntarla) difendeva con le unghie e con i denti questo suo “diritto”? Ebbene, nel giro di poche settimane la frittata si è rovesciata ed ora è la Repubblica popolare cinese ad accusare di concorrenza sleale e di sovvenzioni illegittime nientemeno che gli Stati Uniti d’America.

Infatti il ministero del commercio cinese ha annunciato «la decisione  di imporre dei diritti provvisori anti-sovvenzioni ad alcuni esportatori americani di polisilicio, un materiale utilizzato nella produzione di pannelli fotovoltaici».

Fotovoltaico sui tetti: negata l’installazione se degradano l’ambiente

Per negare l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio, bisogna dare la prova dell’assoluta incongruenza delle opere rispetto alle peculiarità del paesaggio. E comunque la prova non coincide con la semplice visibilità dei pannelli da punti di osservazione pubblici.

Lo ricorda il Tribunale amministrativo regionale del Veneto (Tar) – con sentenza del 13 settembre 2013, n.1104 – in riferimento a un progetto di ampliamento di un edificio residenziale, diretto a realizzare una sopraelevazione e il rifacimento del tetto a due falde. Un progetto che ha previsto sulla superficie di una falda, la collocazione di 30 pannelli fotovoltaici e di 8 pannelli solari termici destinati a fornire acqua calda alle unità abitative.

È boom in borsa per le companies delle rinnovabili

Un recente studio (Cleantech Industry Performance 2013) di Ernst & Young ha rilevato che il settore cleantech, rinnovabili, globale nell’ultimo anno fiscale è cresciuto più o meno di 26 miliardi di dollari. Lo studio ha analizzato 424 companies che comprendevano solo quelle che hanno ottenuto più della metà del valore del loro business dell’energia pulita ed ha riscontrato che impiegano queste aziende ad aprile impiegavano in totale 512.500 persone e che in tutto avevano una capitalizzazione di mercato di 170 miliardi dollari, il18% in più rispetto allo stesso periodo del precedente anno fiscale.

IFI: «Poca chiarezza nella gestione degli incentivi»

Il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato torna a parlare di fotovoltaico. Progetto del ministero è quello di dilazionare a trent’anni (a fronte degli attuali venti) il pagamento degli incentivi.

Il comitato IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane) esprime scetticismo. Il livello degli incentivi è sempre stato troppo generoso: «Soprattutto tra il II e IV conto energia – spiega il presidente IFI Alessandro Cremonesi – l’eccessiva remunerazione dell’investimento nel fotovoltaico è andato ad appannaggio totale degli speculatori, dei prezzi di dumping. Il tutto a scapito di una crescita progressiva nella direzione virtuosa della generazione distribuita».