Fotovoltaico: un nuovo materiale ceramico abbatterà i costi

Un nuovo materiale potrebbe rendere i pannelli solari più economici ed efficienti. I primi test sono stati condotti da un team di ricercatori dell’Università della Pennsylvania e della Drexel University. Gli scienziati hanno realizzato una prototipo in grado di sfruttare anche la luce visibile e infrarossa, oltre alle lunghezze d’onda dell’ultravioletto.

Il risultato è stato ottenuto grazie a una nuova classe di materiali ceramici che presenta tre vantaggi principali rispetto ai componenti tradizionali dei pannelli: prima di tutto, permette di produrre pannelli solari più sottili di quelli al silicio. I nuovi materiali, inoltre, sono più economici rispetto a quelli utilizzati negli odierni moduli a film sottile.

Incentivi rinnovabili: arriva la rimodulazione con Destinazione Italia


Il governo ha varato una serie di misure che permetteranno di tagliare le bollette dell’energia elettrica di 600 milioni di euro. Nelle intenzioni del premier Enrico Letta, che ha annunciato personalmente il provvedimento, si tratta di un modo per aiutare le famiglie, ma soprattutto le piccole e medie imprese.


Il pacchetto di interventi, contenuto nel decreto “Destinazione Italia”, sarà discusso nel prossimo consiglio dei ministri e prevede 250 milioni di copertura che dovrebbero provenire dagli incentivi alle fonti rinnovabili. L’attesa rimodulazione dei sussidi statali (ovvero la possibilità di spalmare gli incentivi su un periodo di tempo più lungo) dovrebbe permettere di ottenere quasi l’intera cifra.

Fotovoltaico a concentrazione: crescita record fino al 2020

Il mercato globale dei sistemi fotovoltaici a concentrazione (CPV) sta per attraversare una fase di vero e proprio boom, con una crescita attesa del 750% tra il 2013 e il 2020. A sostenerlo è l’ultimo rapporto pubblicato da IHS, società di ricerche di mercato.
In particolare, gli analisti si aspettano che gli impianti CPV, che impiegano lenti o specchi per concentrare la luce sulle celle solari, raggiungano la potenza complessiva di 1.362 MW nel 2020, partendo dai 160 MW attuali. Alla base di una crescita così esplosiva, seconto gli esperti, c’è soprattutto il calo dei costi. Spiega Karl Melkonyan, analista fotovoltaico presso IHS:
Il mercato del solare a concentrazione è sull’orlo di una svolta: i costi sono scesi drasticamente nel corso del 2013 e si prevedono in ulteriore calo nei prossimi anni. Inoltre, dal punto di vista del costo del ciclo di vita, in alcune regioni il CPV sta diventando più competitivo con fotovoltaico convenzionale nei grandi sistemi.
Più nel dettaglio, i prezzi del fotovoltaico a concentrazione sono diminuiti a 2,62 dollari per watt nel 2013, in calo del 25,8% rispetto ai 3,54 dollari per watt del 2012.

GSE: su rinnovabili regole diverse nelle varie Regioni

Regole per le rinnovabili che cambiano da Regione a Regione. A denunciarlo il GSE, Gestore per i Servizi Energetici, che lamenta differenti procedure di autorizzazione per gli impianti e scarsa efficienza nell'applicazione delle normative ottimali.

Questa la sostanza di quanto contenuto nel rapporto del GSE sullo stato delle regolamentazioni nelle varie aree italiane per quanto riguarda le energie rinnovabili, redatto su indicazione del Ministero per lo Sviluppo Economico e presentato oggi durante un incontro. Secondo il direttore studi del GSE Costantino Lato:
Questo incontro non serve solo a rappresentare la situazione attuale ma anche a sentire gli attori, del mercato e istituzionali, per raccogliere le idee per migliorare e razionalizzare il sistema delle autorizzazioni, diffondendo le migliori pratiche.

Fotovoltaico: sarà competitivo dal 2025 grazie allo shale gas

Lo shale gas non rappresenta una minaccia per il futuro delle rinnovabili. Anzi, grazie allo sviluppo del gas di scisto, il fotovoltaico potrebbe veder migliorare la sua diffusione, raggiungendo addirittura la grid parity col gas naturale intorno al 2025. A sostenerlo è l’ultimo rapporto di Lux Research, intitolato “Cheap Natural Gas: Fracturing Dreams of a Solar Future”.

Secondo lo studio, il fotovoltaico potrebbe appunto beneficiare della maggiore disponibilità di gas a buon mercato. L’idea, infatti, è che possa svilupparsi una tecnologia ibrida gas/solare, che permetta una più semplice diffusione dell’energia fotovoltaica senza bisogno di costosi interventi infrastrutturali. La previsione di Lux research si basa su uno studio condotto su 10 regioni del mondo. In base all'analisi, i ricercatori hanno concluso inoltre che l’energia solare potrebbe colmare il divario di prezzo con il gas a ciclo combinato già entro il 2025.

Fotovoltaico: boom negli USA ad ottobre

Il futuro energetico degli USA passa soltanto per il tanto discusso shale gas? No, non per forza. Di fatto grossi investimenti si stanno mettendo in atto anche nel campo delle rinnovabili, con il fotovoltaico in grande spolvero.
Lo testimoniano i dati di ottobre. L'energivora economia americana pretende un costante aumento di capacità produttiva e per il suddetto mese sono stati allacciati alla rete degli impianti producenti qualcosa come 699 MW. Di questi, 694, ovvero il 99% (più o meno), provengono dal fotovoltaico e dall'eolico.
Queste cifre testimoniano una tendenza precisa, che va comunque bilanciata notando come si tratti di dati riferiti ad un lasso di tempo decisamente ridotto. Se osserviamo le quote produttive di ogni singola fonte energetica, possiamo ricavare il dato che le rinnovabili, nel loro complesso, siano ormai al secondo posto. Se, infatti, eolico, biomasse e fotovoltaico insieme coprono il 7,4% delle produzioni, l’idroelettrico (che comunque può considerarsi una rinnovabile, pur avendo un certo impatto ambientale) ne copre da solo l’8,2%. Il nucleare, per canto suo, è fermo al 9,2%.