Taglia-bollette in direzione d'arrivo, con lo spalma-incentivi. L'ultima bozza

E' ormai al traguardo il cosiddetto 'pacchetto taglia-bollette': sarà illustrato oggi in conferenza stampa al ministero dell'Economia. L'ultima bozza in circolazione conferma per il fotovoltaico uno spalma-incentivi con rimodulazione su 24 anni, ma in alternativa gli operatori potranno scegliere di un taglio del 10% degli incentivi. Le disposizioni sull'energia autoconsumata.


E' ormai al traguardo il cosiddetto 'pacchetto taglia-bollette': dovrebbe essere illustrato in una conferenza stampa al ministero dell'Economia oggi alle 13. La nuova bozza in circolazione (allegata in basso) conferma, con qualche piccola modifica, le anticipazioni che abbiamo dato nei giorni scorsi.
Sullo spalma-incentivi per gli impianti fotovoltaici sopra i 200 kWp, a partire dal 1° gennaio 2015, si dispone un allungamento del periodo di incentivazione da 20 a 24 anni, senza interessi e con la possibilità di accesso a finanziamenti garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti, di cui parlavamo ieri. Novità, che peraltro era già stata ventilata, è che gli operatori potranno scegliere di rifiutare la rimodulazione, ma in quel caso perderanno il 10% dell'incentivo.
Confermati gli altri interventi: taglio per gli sconti alle Ferrovie dello Stato, ai dipendenti del settore elettrico e dei costi relativi alle isole minori.
Qualche novità  rispetto a quanto anticipato sull'autoconsumo. Si dispone che sull'energia autoconsumata dietro al contatore in SEU e RIU si paghino in parte gli oneri di sistema, ma, a differenza di quanto previsto dalla bozza entrata in CdM venerdì 13 giugno, la percentuale di oneri dovuta sarà del 5% per tutti gli impianti entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2014, mentre dal 2015 sarà del 10% per i sistemi che ricevono incentivi sull'energia prodotta e del 5% per i SEU non incentivati. C'è un atro cambiamento, questa volta negativo per gli operatori: spariscono i criteri non discrezionali su cui si baseranno le revisioni future delle quote di oneri dovute.
Nella bozza anche una semplificazione degli iter autorizzativi per efficienza energetica e impianti a fonti rinnovabili. Resta anche la norma che riduce gli acconti sugli incentivi al fotovoltaico pagati dal GSE, garantendo al Gestore una sorta di anticipo di cassa a spese dei soggeti beneficiari degli impianti.
Ulteriori interventi che erano stati anticipati nelle slide fatte girare a metà maggio, per esempio sugli interrompibili e su altri “privilegi” dovrebbero essere ricompresi in un atto di indirizzo del MiSE, per essere poi attuati dall'Autorità per l'Energia.

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