Energie rinnovabili: boom di brevetti, battute fonti fossili

Produrre e utilizzare energia rinnovabile non è più un’avventura imprenditoriale, come qualche anno fa, ma una necessità. A dirlo è una recente ricerca del MIT, che analizza l’andamento dei brevetti energetici degli ultimi anni. In una sola generazione, l’espansione dell’energia pulita è riuscita a eclissare i combustibili fossili: lo dimostra il numero di brevetti registrati prevalentemente negli USA, in Cina e in Giappone.
Secondo il report del MIT, negli Stati Uniti, dal 2009 in poi il numero dei brevetti annuali per rinnovabili supera i 1000, a fronte dei 300 registrati negli anni precedenti al 2000: allo stesso tempo, il numero dei brevetti per tecnologie basate su carbone, gas o petrolio è salito a 300, contro i 100 degli anni precedenti.

Secondo gli analisti, a livello mondiale il numero di brevetti basati sull’energia eolica è aumentato del 19% ogni anno, mentre i brevetti bastati sul solare sono aumentati del 13% tra il 2004 e il 2009. Jessika Trancik, professoressa al MIT e co-autrice della ricerca, ha spiegato:
È un’ottima notizia che dimostra come ci sia molto slancio in questo settore, grazie ai finanziamenti per la ricerca e alla crescente domanda di mercato.

Non solo Stati Uniti però: sono Giappone e Cina ad avere le migliori previsioni in materia di tecnologie rinnovabili brevettate o da brevettare. Il Giappone ha il record di brevetti solari, mentre la Cina, negli ultimi anni, sta registrando più brevetti di qualsiasi altro Paese al mondo. Joel Makower, direttore esecutivo di GreenBiz.com, ha dichiarato:
Ci sono possibilità quasi illimitate di innovazione e questo lo vediamo attraverso la quantità e la varietà dei brevetti: le tecnologie solari in particolare continueranno a migliorare, fino a darci la possibilità di indossarle inserendole nei tessuti.

Makower spiega come la domanda che arriva da grandi hub come Google e Apple ha dato una spinta eccezionale al settore, dal momento che queste grandi aziende non possono più migliorare la loro efficienza se non passando attraverso i data base alimentati da fonti alternative.
In questo scenario gli Stati Uniti non vogliono perdere il primato degli anni passati sui brevetti. Secondo quanto riportato dalla Casa Bianca l’elettricità prodotta grazie a sole e vento è raddoppiata negli ultimi 4 anni: inoltre, Obama ha recentemente chiesto un ulteriore raddoppio entro il 2020.

Di Francesca Fiore

Fonte: Greenstyle

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