Rinnovabili, in programma 20GW d’energia pulita nel deserto USA

  • Pubblicato il nuovo Renewable Energy Conservation Plan. Il documento propone di propone di riservare ben 800mila ettari di terreno a nuovi progetti di energia rinnovabile
  • Proteggere il deserto della California e la fauna che lo popola scegliendo con attenzione i luoghi dove sfruttare l’energia che può essere ricavata da queste fonti. Questo è l’obiettivo , almeno nelle intenzioni, del nuovo progetto USA per conservare i territori desertici dello Stato americano. Il piano, frutto del lavoro congiunto tra la California Natural Community Conservation Planning Act (NCCPA), la  Federal Endangered Species Act (FESA) e la Federal Land Policy and Management Act (FLPMA), propone di riservare ben 800mila ettari di terreno a nuovi progetti di energia rinnovabile Di questi, circa 176mila  ettari sarebbe sul suolo pubblico.  

    Nel dettaglio le 8.000 pagine del Renewable Energy Conservation Plan o DRECP (questo il nome del progetto) stabiliscono una serie di misure per la tutela e lo sviluppo delle comunità vegetali ed animali e individuano i terreni più adatti dove istallare nuovi 20 GW di energia pulita, in scala utility, nel corso dei prossimi 25 anni e quelli da destinare alla conservazione degli habitat naturali“Il piano presentato oggi  - ha commentato Sally Jewell, segretario degli Interni – contribuirà a fornire una protezione efficace del deserto della California. Si tratta di un progetto forte e innovativo che mostra come le agenzie federali e statali possano collaborare per raggiungere gli obiettivi di conservazione e di energia”.

    Il DRECP arriva dopo ben cinque anni di consultazioni tra i funzionari energetici ed ambientali dello Stato della California con ambientalisti, scienziati, progettisti e le tribù native americane; discussioni quanto mai necessarie necessari spiegano gli autori del documento per “evitare alcuni degli errori che sono stati fatti durante la ‘corsa all’oro solare’ nel deserto del Mojave durante il primo anno dell’amministrazione Obama, quando gli sviluppatori, sostenuti dai miliardi di incentivi federali hanno realizzato praticamente indisturbati impianti industriali giganti su terre pubbliche”. Il risultato? Continui conflitti con comunità ed attivisti e danni ambientali da non sottovalutare. Solo qualche mese fa, infatti, il Center for Biological Diversity ha rivelato che mega impianto termodinamico dell’Ivanpah Dry Lake, nel Mojave, sarebbe responsabile della morte di 28.000 uccelli l’anno.

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