Fotovoltaico: sistemi di accumulo dalle batterie della Nissan Leaf in Giappone


La recente diffusione delle automobili elettriche ha portato sempre più spesso al centro dell’attenzione la questione su come sfruttare le capacità residue delle batterie di queste vetture una volta finito il loro ciclo di utilizzo su strada. Una tra le possibili soluzione proposte arriva adesso dal Giappone, dove si progetta di dare nuova linfa alle batterie della Nissan Leaf.

Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di realizzare il più grande sistema di accumulo per il fotovoltaico utilizzando i pacchi batteria dismessi dalla vettura elettrica di Nissan, che sta partecipando al progetto insieme a 4R Energy Corporation e Sumitomo Corporation, la stessa che nel 2010 ha realizzato ad Osaka la fattoria solare Hikari-no-Mori impiegata per la sperimentazione.
Le sinergie dei gruppi coinvolti hanno portato all’installazione di un sistema di accumulo di 600kW/400kWh (attualmente in stato di prototipo) ricavato dall’unione di sedici batterie al litio provenienti da altrettanti esemplari di Leaf, aprendo la strada, almeno si spera, al riutilizzo dei pacchi batteria provenienti da modelli elettrici ed ibridi.
Un accumulatore montato su una vettura che perde circa un terzo della sua capacità di immagazzinare energia diventa poco efficiente da usare in ambito strettamente automobilistico, in quanto va a penalizzare eccessivamente l’autonomia complessiva del veicolo.

Diversi studi, però, hanno dimostrato che tali sistemi apparentemente esauriti hanno in realtà ancora del potenziale, tanto da avere una seconda vita se impiegati in altri ambiti come i sistemi di accumulo per il fotovoltaico, dove la loro applicazione consente di tenere contenuti i costi e di evitare l’impatto ambientale correlato al loro precoce smaltimento.
Il sistema di accumulo solare di Osaka entrerà in funzione questo mese in modo da essere sperimentato per tre anni e consentire di valutare vantaggi e svantaggi di questa soluzione su vasta scala. La prova darà modo alle aziende di valutarne l’efficacia in ambito pratico dopo le positive valutazioni e le potenzialità intraviste in via teorica.
Fonte: REneweconomy

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