Fotovoltaico: record 2013 per gli USA, ma il settore teme la fine degli incentivi

Dati record per il settore fotovoltaico negli Stati Uniti: sono le analisi di GTM Research e Solar Energy Industries Association (SEIA) sui risultati raggiunti nel corso del 2013. Ma, secondo GlobalData, i dati in questione sono stati favoriti dai meccanismi di sostegno attuati negli States, che verranno a mancare dal 2016.
Le valutazioni dell’andamento del settore solare per il 2013, contenute nel Solar Market Insight Year-in-Review 2013 report di GTM e SEIA, mostrano tutte numeri significativi: rispetto al 2012, le installazioni negli States sono aumentate del 41%, toccando quota 4,75 GW, con un vero e proprio balzo da 2,1 GW nell’ultimo trimestre del 2013. Malgrado questo, alcuni analisti di GlobalData, sottolineano l’incertezza futura dettata dalle fine degli incentivi, prevista per il 31 dicembre 2016.
L’annuncio fatto dal Presidente Obama, infatti, è di pochi giorni fa: il credito d’imposta sugli investimenti (ITC) non sarà rinnovato a partire dal 1 gennaio 2017. Secondo GlobalData, la leadership statunitense nel territorio delle Americhe, dove il settore solare dei vari Stati del Nord è pari all’89,1% del totale del continente, potrebbe essere a rischio.
Il fotovoltaico ha rappresentato nel 2013, per gli Stati Uniti, la seconda fonte per capacità di generazione dopo il gas naturale: 140 mila impianti che hanno prodotto, solo l’anno scorso, un valore pari a 13,7 miliardi dollari. Trainano il settore alcuni Stati come California, Arizona, Carolina del Nord, Massachusetts e New Jersey, che insieme rappresentano l’81% di tutti gli impianti fotovoltaici negli USA.
Ma il timore per la fine degli incentivi, potrebbe generare una corsa per accaparrarsi i crediti d’imposta entro la fine del 2016. Prasad Tanikella, senior analyst di Global Data, ha spiegato:
Gli Stati Uniti e il Canada sono tra i leader mondiali in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma la loro crescita è stata facilitata soprattutto dai meccanismi di sostegno, forniti da governi federali e statali, che verranno a mancare fra qualche anno.
Malgrado questo i timori che circondano la rimozione degli ITC, il rapporto di GTM Research prevede, per gli USA, un aumento degli impianti del 26%, con i sistemi residenziali che rappresenteranno 6 dei 20 GW previsti per il 2014.

di Francesca Fiore
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