Di fronte
all’enfasi con cui sabato scorso Enel ha celebrato l’inaugurazione del più
grande polo fotovoltaico del Cile (due impianti per un totale di 78 MW) e di
fronte all’apprezzamento dello stesso capo del governo Matteo Renzi che era
presente e si è speso in lodi verso le energie rinnovabili, non si può che
condividere il tweet lanciato ieri da Francesco Ferrante (vicepresidente del
Kyoto Club ed ex senatore): “Fatemi capire: se le #rinnovabili si fanno in Cile
sono dimostrazione di Italia vincente e qui invece trivelle?”. Ha ragione. Le
rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, hanno trovato in Enel un
formidabile oppositore sul suolo italiano e un fervente sostenitore all’estero,
in particolare in Sudamerica. Il motivo è molto semplice: all’estero il
fotovoltaico è fonte di profitti, in Italia invece è esattamente il contrario
dato che ogni impianto solare installato sul tetto di una casa o sul capannone
di un’azienda riduce la necessità di
Per il gigante dell’elettronica Apple la Cina rappresenta un importante punto di riferimento. Non solo perché in questo Paese vengono assemblati i suoi prodotti, ma anche perché esso sta aprendo più che mai il suo mercato ai suoi articoli. L’approccio dell’azienda non è solo quello di prendere spazio in Cina, per conquistarne il mercato, ma anche quello di aiutarla nella strada verso uno sviluppo sostenibile.
L’eolico onshore è una fonte di energia sempre più competitiva e attraente per gli investitori britannici. Lo dimostrano i dati pubblicati dagli analisti del Bloomberg New Energy Finance.
Il rapporto del BNEF rivela che l’eolico onshore è la fonte di elettricità più economica in Gran Bretagna. Secondo gli esperti le compagnie energetiche britanniche interessate a produrre energia elettrica a basso costo dovrebbero finanziare la costruzione di nuovi parchi eolici onshore.
A breve saranno disponibili accumulatori di energia firmati Mercedes-Benz. Le superbatterie, come le Powerwall della Tesla, saranno destinate agli edifici privati che hanno installato un impianto fotovoltaico e vogliono stoccare l’energia in eccesso prodotta nei momenti di massimo picco produttivo e basso consumo.